Il bellissimo giardino dell’infanzia di Stabio

In piena Campagna Adorna, assediata dall’edificazione, c’è un luogo che si salva, il giardino naturale della Scuola dell’infanzia, un gioiello naturalistico. In questo luogo con anima si impara tramite l’esperienza diretta, con la mente, il cuore e la mano. Pieno di vita animale e vegetale, piace, vi aleggia uno spirito creativo, che si esprime in una nuova estetica. Merito del Municipio di Stabio e di attori dinamici.

I lavori per la realizzazione del giardino sono iniziati nel 2019, con un contributo volontario di Stefano Modini, giardiniere della regione. Sono stati piantumati un centinaio fra alberi e cespugli, tra cui vecchie varietà di alberi da frutta, in particolare meli un tempo frequenti nel Mendrisiotto e il pesco della vigna. Non poteva mancare l’orniello (Fraxinus ornus), in dialetto chiamato ornio. Parte del giardino è occupata da un orto, in cui si producono ortaggi ed erbe aromatiche, tutto con il coinvolgimento dei ragazzi e delle ragazze. Sono state create numerose strutture, mucchi di rami, tronchi adagiati al suolo, ammassi di pietre, alberghi per le api selvatiche, camminamenti con fondi fra i più diversi. L’insieme è curato estensivamente; lo sviluppo spontaneo della vegetazione, presupposto di un pieno dispiegamento della biodiversità, è per quanto possibile rispettato, perché didatticamente e spiritualmente importante. L’erba è tagliata poco, il fieno è ammucchiato sul posto; sostiene la microfauna. Gli steli secchi in inverno rimangono.

I bambini osservano, prendono in mano e annusano le erbe aromatiche. Frequentano il posto anche ragazzi delle Scuole elementari e medie. La voglia di starci è visibile, tanto che lo smartphone non interessa più tanto. Seminano, piantano, falciano, raccolgono il fieno, strappano le neofite invasive, osservano gli animali: le api selvatiche, la ballerina, l’airone guardabuoi, il codirosso e molti più. Alcuni allestiscono un erbario. Le ragazze mettono più facilmente le mani nella terra, ai ragazzi piace l’attività fisica, raccogliere e ammucchiare l’erba, diverte la carriola. Le direttive stabiliscono che ogni classe delle scuole comunali debba passare nel giardino almeno una giornata all’anno. Si educa a una diversa bellezza, a una consapevolezza che dovrebbe irradiare anche gli adulti. Infatti iniziano a interessarsi anche loro, per esempio si informano come creare un frutteto. Durante l’anno il giardino è aperto alla popolazione; si offrono giornate di informazione.

Come ci dice Katia Fabris, Municipale, i costi di un’opera del genere non sono assolutamente un motivo di rinuncia. Il giardino com’è non è sicuramente costato più di un giardino tradizionale. Tenendo conto degli oneri di manutenzione negli anni costerà meno, si pensi al minore consumo d’acqua e al fatto che l’erba viene tagliata poche volte.